Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato una moratoria di 18 mesi sulla costruzione di nuovi impianti fotovoltaici ed eolici. Questo provvedimento, presentato come misura per salvaguardare il paesaggio, rischia di frenare lo sviluppo delle energie rinnovabili, bloccando progetti in corso e minando la fiducia degli investitori nel settore energetico sostenibile.
Energia rinnovabile bloccata in Sardegna: una decisione contro il futuro
Il Consiglio regionale della Sardegna ha recentemente approvato il disegno di legge numero 15/A, intitolato “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio, dei beni paesaggistici e ambientali”.
Questo provvedimento stabilisce una moratoria di 18 mesi sulla costruzione di nuovi impianti eolici e fotovoltaici nell’isola, con l’obiettivo dichiarato di proteggere il paesaggio e pianificare meglio il futuro energetico della regione.
La prospettiva energetica del provvedimento
Il provvedimento prevede una sospensione temporanea della realizzazione di nuovi impianti di energia rinnovabile per definire una mappa delle aree idonee e armonizzare la produzione di energia pulita con il rispetto del paesaggio.
Durante questi 18 mesi, saranno stabiliti criteri per garantire che lo sviluppo delle energie rinnovabili avvenga in modo compatibile con la salvaguardia dell’ambiente.
Le disposizioni della Moratoria
Il testo del disegno di legge identifica specifiche aree da salvaguardare, tra cui:
- Aree naturali protette
- Zone umide di importanza internazionale
- Aree agricole e a rischio idrogeologico
- Territori a meno di sette chilometri da beni culturali
- Fascia dei 300 metri dalla battigia
- Zone con usi civici e di interesse archeologico
- Aree prospicienti fiumi, torrenti e corsi d’acqua
- Aree montuose sopra i 1.200 metri sul livello del mare
- Parchi e riserve nazionali o regionali
- Territori coperti da foreste e boschi
Sono esclusi dall’applicazione delle clausole di salvaguardia gli impianti agrivoltaici sotto i 10 megawatt, quelli per l’autoconsumo e gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria o di revamping di impianti esistenti.
La produzione di Energia in Sardegna e in Italia
Attualmente, in Sardegna, tre quarti dell’energia prodotta deriva ancora da combustibili fossili, con il carbone che contribuisce al 33% e il gas naturale al 34%.
Le energie rinnovabili coprono una parte minore: l’energia eolica contribuisce con il 13%, il fotovoltaico con il 9% e l’energia idraulica solo con il 3%.
Secondo i dati Terna, all’inizio del 2023, la Sardegna contava su impianti eolici e fotovoltaici per una capacità complessiva lorda di 2,24 GW, di cui 1,1 GW da eolico e 1,14 GW da solare fotovoltaico.
Questi numeri rappresentano il 6,1% della capacità complessiva installata in Italia, posizionando la Sardegna come la settima regione italiana per capacità installata e la sesta per il solo eolico.
Un commento sul provvedimento
Innanzitutto è necessario osservare che il provvedimento non blocca tutti gli interventi legati all’installazione di impianti fotovoltaici ed eolici. Questo perchè dai titoli delle notizie sull’argomento spesso si potrebbe dedurre questa indicazione.
Ma l’elenco delle aree fa comprendere che di fatto la maggior parte degli interventi di grande rilevanza sarà bloccato.
Fatte queste precisazioni è parere di chi scrive che il provvedimento approvato dal Consiglio regionale, pur con intenti dichiaratamente positivi, rischia di bloccare il processo di valorizzazione delle energie rinnovabili in Sardegna.
Questa moratoria di 18 mesi, sebbene presentata come misura transitoria, di fatto introduce un blocco che potrebbe interrompere attività in corso e creare sfiducia nel settore. Il “taglio lineare” imposto dal provvedimento non tiene conto delle specificità degli interventi e dello stato di avanzamento dei progetti, favorendo indirettamente il ricorso a fonti energetiche tradizionali e minando gli sforzi per combattere il cambiamento climatico.
È paradossale che un governo regionale di sinistra, che dovrebbe essere sensibile ai temi della sostenibilità, adotti un approccio così restrittivo verso le energie rinnovabili. Questo atteggiamento del “NO a tutto” finisce per sfavorire ulteriori interventi nel settore delle energie pulite, compromettendo il futuro energetico ed ambientale della Sardegna.
In conclusione, la Sardegna si trova a un bivio cruciale. La sfida è conciliare le esigenze di sviluppo energetico con la tutela del proprio territorio. Il rischio è che l’isola diventi vittima di speculazioni, compromettendo il suo futuro ambientale ed economico. Un approccio più bilanciato e lungimirante è necessario per garantire una transizione energetica sostenibile e rispettosa del paesaggio sardo.
LINK al provvedimento
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui