Il trionfo di Matteo Garrone con il suo “Io Capitano” e di Paola Cortellesi con “C’è ancora domani”, che hanno raccolto rispettivamente sette e cinque Nastri d’Argento, segna la scelta dei giornalisti cinematografici di premiare il cinema sociale. Non è un caso che entrambi i film hanno toccato temi di stretta attualità e che, in qualche modo, cercano di scuotere le coscienze e non è un caso che nella serata di premiazione al Maxxi sono saliti sul palco i rappresentanti di “Siamo ai titoli di coda”, per manifestare al pubblico la grande difficoltà che una grande parte dei lavoratori del cinema vive a causa del taglio dei finanziamenti pubblici. Un modo efficace di ricordare che dietro straordinari registi e interpreti ci sono centinaia di figure specializzate che contribuiscono in modo determinante alla realizzazione di un film. “Stasera festeggiamo il Cinema ed è proprio perchè crediamo fortissimamente nel cinema che arriva sugli schermi…che ospitiamo i ragazzi di “Siamo ai titoli di coda”, ha spiegato Laura Delli Colli, Presidente SNGCI, introducendo i manifestanti che hanno letto una lettera che spiega i disagi e le difficoltà che stanno attraversando: “Siamo quelli che non temono le lunghe notti, le giornate torride…siamo quelli che non sanno neanche dare un orario a chi li aspetta a casa. Viviamo tutto questo comunque con passione, siamo precari e siamo famiglie con mutui, affitti, scuole, asili da pagare… Non ci spaventa più nulla tranne che perdere un sacrosanto diritto che è quello del lavoro… Se già domani non verranno decisi e attuati i provvedimenti per la ripartenza difficilmente riusciremo a non abbandonare le nostre professioni che abbiamo costruito con anni di sacrificio…”. La sensibilità del Sindacato ha permesso di portare alla ribalta i problemi di chi fa Cinema, perchè il cinema è un mondo meraviglioso che fa sognare, riflettere, ridere, gioire o piangere.. ma è bene ricordarlo è fatto di persone. Un anno bello per il cinema italiano, ma anche difficile e sarebbe ipocrita nasconderlo.
In linea con la sensibilità che contraddistingue i Nastri d’Argento da settantotto anni, quest’anno il Nastro per Miglior film dell’anno è stato assegnato a “Io Capitano” di Matteo Garrone, che affronta in maniera poetica il dramma del viaggio che tanti giovani intraprendono loro malgrado e che magari avevano sogni molto diversi. Come è accaduto a Seydou Sarr e Moustapha Fall, protagonisti del film di Garrone che hanno interpretato se stessi, ma ognuno di loro sognava di fare altro. Il potere del cinema, del grande cinema, è anche questo: cambiare la vita delle persone e mostrare percorsi inaspettati.
“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi si è aggiudicato il Nastro per il Film dell’anno, film a cui va tutta la riconoscenza per il coraggio di aver affrontato la violenza domestica, scegliendo di raccontarla nel passato, come a voler dire che quello che siamo oggi viene da lontano ma è purtroppo strettamente attuale. La speranza per domani è imparare e cambiare quella mentalità patriarcale che ancora resiste nella cultura italiana.
Una menzione speciale va a Michele Riondino con Palazzina Laf che ha ricevuto 5 Nastri, tra i quali la canzone di Diodato, e il Premio per i produttori.
Di seguito la nostra galleria di alcuni momenti della serata di premiazione dei Nastri d’Argento 2024 al Maxxi di Roma
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