Olbia. Giunge in redazione una lettera aperta di una residente che lamenta il disturbo della quiete pubblica nella zona di Piazza Mercato. Riportiamo la lettera della signora:
“Egregio Signor Sindaco, Egregie Forze dell’Ordine, sono una residente di una via circostante Piazza Mercato. Con la presente intendo esprimere la mia profonda esasperazione e preoccupazione per la situazione di disturbo della quiete pubblica che sono costretta a subire ormai da cinque anni. Nonostante numerose segnalazioni, nulla è cambiato.
Gestisco un Bed & Breakfast, aperto con molti sacrifici utilizzando la liquidazione del mio posto di lavoro in una compagnia aerea fallita. Ho investito più di seimila euro per installare infissi insonorizzanti nella mia abitazione, ma purtroppo non sono sufficienti a isolare il rumore prodotto dai locali della zona.”
La signora prosegue nel racconto:
“Questi esercizi commerciali, sebbene in possesso di una licenza da bar, trasformano regolarmente la piazza in una discoteca a cielo aperto durante i fine settimana, diffondendo musica ad alto volume attraverso diffusori acustici orientati verso i tavoli allestiti in Piazza Mercato. Questa situazione mi costringe a sopportare un frastuono intollerabile fino alle due del mattino, impedendomi di riposare e di vivere serenamente nella mia abitazione.
La situazione è ulteriormente degenerata ieri notte, quando due locali, organizzando serate in contemporanea, hanno cercato di sovrastarsi a vicenda alzando i volumi della musica in una competizione assurda, aumentando esponenzialmente il disagio per noi residenti. Questo comportamento non solo danneggia la mia qualità della vita, ma crea anche gravi disagi alla mia attività di Bed & Breakfast, con ospiti che si lamentano continuamente per la mancanza di tranquillità.”
La signora prosegue spiegando la sua situazione: ” Vorrei sottolineare che il comune incassa 2,50 euro di tassa di soggiorno al giorno per ogni ospite del mio B&B. Tuttavia, nonostante questo contributo economico, la mia attività non viene adeguatamente tutelata. Mi chiedo chi conceda i permessi per tali attività e perché non siano mai stati effettuati controlli fonometrici per verificare il rispetto delle normative acustiche. La tolleranza verso i locali notturni, che operano ben oltre i limiti consentiti dalla loro licenza, solleva seri interrogativi sull’efficacia dei controlli e sul rispetto delle normative vigenti.”
Concludendo afferma: “Nutro stima nel Sindaco di Olbia e nell’amministrazione che ho votato, così come nelle forze dell’ordine, tuttavia, non posso non esprimere la mia frustrazione per il continuo rimpallo di responsabilità che si verifica ad ogni chiamata per un intervento. Chiedo misure concrete e immediate per ristabilire l’ordine e garantire il mio diritto al riposo e alla quiete nelle ore notturne. Non sono contraria alla vita notturna e al divertimento, ma ci deve essere un equilibrio tra le esigenze dei locali e il diritto alla tranquillità dei residenti. Non posso continuare a vivere e lavorare in un ambiente che si trasforma in una discoteca a cielo aperto.”
La richiesta dell’imprenditrice risuona anche sul finale: “Non chiedo altro che il rispetto delle regole e del mio diritto al riposo. Spero che questa mia denuncia venga finalmente presa in considerazione e che possa ritrovare quella serenità che la musica ad alto volume ha ormai reso un lontano ricordo. Confidando in un vostro pronto intervento, porgo distinti saluti.”
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